Noi, insieme agli animali, rappresentiamo lo 0,03% in massa di tutto quello che è vivo, mentre le piante da sole costituiscono l’85%.
(Stefano Mancuso)
Il pianeta sta soffocando, è surriscaldato, scombussolato climaticamente, molte varietà animali e vegetali sono in estinzione. Occorre trattarlo in modo migliore e concepire un approccio più responsabile con esso e tra tutte le specie che lo vivono, compresa la nostra. Questi i temi cardini della 22esima Triennale di Milano, intitolata Broken Nature: Design Takes on Human Survival, e del progetto europeo TERRACT, realizzato da Social Community Theatre Centre insieme alla Compagnia Il Melarancio di Cuneo e Il Teatro Nazionale di Nizza.
Centrale all’interno della Triennale è la mostra immersiva e multimediale La nazione delle piante, ispirata alle teorie del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, secondo cui il regno verde si è sviluppato in sintonia grazie a soluzioni di coabitazione non predatorie ma orizzontali, che hanno tutelato la diversità e la cooperazione per la convivenza. Una lezione che le piante danno all’essere umano, istruendoci a salvare il mondo.
L’evento centrale della residenza artistica del progetto TERRACT – la Festa del Minestrone di comunità e la performance “le meraviglie dei viventi” che si terrà il 16 agosto all’interno del suggestivo Forte Centrale sul Colle di Tenda – è ispirata proprio dal libro “L’intelligenza delle piante” di Stefano Mancuso.
Si tratta di una performance site specific di teatro, musica, danza e convivialità creata da 100 giovani europei e 30 artisti, che celebra il patrimonio culturale e naturale delle Valli Vermenagna e Roya.
Il minestrone sarà realizzato con le verdure e le erbe raccolte in dono dagli abitanti e dai turisti durante le parate teatrali che si terranno il 13 e 14 agosto a Vernante, Robilante e Breil. La condivisione del Minestrone sarà seguita dalla celebrazione teatrale di una Carta dei Diritti e delle Meraviglie dei Viventi, uniti in un unico destino, Durante la festa, gli spettatori saranno guidati attraverso musica, canti e coreografie alla scoperta degli spazi del forte.