Francesca Longo - Operatrice di Teatro Sociale e di Comunità (TSC) nei progetti di cooperazione allo sviluppo
Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta. (T. S. Eliot)
Francesca ha collaborato negli ultimi anni a fianco di SCT Centre nei progetti di cooperazione internazionale condotti in Sud Sudan ed Etiopia in partnership con IOM e con CIFA.
Oggi si sta sempre di più addentrando nel mondo della cooperazione e del no profit. In particolare sta collaborando con l’ONG di Roma “Comi – Cooperazione per il mondo in via di sviluppo”, nel ruolo di desk e progettista per Africa e Sud America.
Sempre all’interno della collaborazione con Comi, sta seguendo un progetto dal titolo “Odiare non è uno sport”, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) di Educazione alla Cittadinanza Globale. Usando la metodologia del TSC, affronta il tema del bullismo e dei discorsi d’odio, con atleti/insegnanti e con i ragazzi delle classi di seconda e terza media delle scuole alla periferia di Roma.
Inoltre, per completare la sua formazione e le sua competenze specifiche, sta frequentando un corso di alta formazione condotto da ONG 2.0, dal titolo “Lavorare nella cooperazione internazionale”, iniziato a marzo 2020 e che si concluderà a dicembre 2020.
FORMAZIONE e ESPERIENZE PROFESSIONALI PASSATE
Francesca si è laureata all’Università di Roma Tre in Biologia nel 2008 e ha immediatamente intrapreso la carriera universitaria come ricercatrice, sul tema delle malattie infettive, conseguendo un dottorato di ricerca nel 2011.
In parallelo sin dalla prima giovinezza, ha seguito la sua passione per la danza e il teatro, muovendosi dalla danza classica, alla moderna e all’hip-hop, affiancata da una prima formazione nel teatro popolare e di strada.
Nel 2009, spinta da una passione per il tema umanitario e per l’Africa, ha intrapreso il primo viaggio di volontariato in ambito di cooperazione internazionale con un progetto a scopo artistico/musicale, presso i campi profughi Saharawi, dove ha realizzato e organizzato, insieme a un gruppo di collaboratori italiani e saharawi, una tournee di concerti di artisti locali in diversi campi profughi nella zona di Tindouf (Algeria).
Dal 2011 si occupa di circo, partecipando come performer e co-ideatrice a spettacoli di fusione tra acrobatica aerea, danza contemporanea e teatro, che sono stati portati nelle piazze, nei centri sociali, nei circoli culturali e nei teatri indipendenti di varie città italiane, unendo musica dal vivo, circo, teatro e danza. Nel 2016 ha ottenuto il titolo di insegnante certificata CONI di Acrobatica area presso la scuola di circo Flic di Torino e per tre anni si è dedicata parallelamente all’insegnamento e alla creazione e regia di spettacoli di questa affascinante disciplina.
Nel 2018 ha conseguito il titolo di operatrice di TSC presso la scuola di formazione di SCT Centre a Torino, con un tirocinio nella metodologia Mathemart.
Dal 2017 a oggi collabora con SCT Centre nei progetti di TSC in cooperazione internazionale nel ruolo di operatrice sul campo, affrontando i temi del riciclaggio della plastica e della salute sessuale in Etiopia e usando il circo come strumento di resilienza e sostegno per i rifugiati del campo profughi di Bentiu in Sud Sudan.
PROGETTI SEGUITI di SCT
- SCT nel campo profughi di Bentiu – operatrice di TSC sul campo a Bentiu, Sud Sudan, in collaborazione con IOM.
- Etiopia, 100% plastica – operatrice di TSC sul campo ad Hawassa, Etiopia, in collaborazione con CIFA, sul tema del riciclaggio della plastica.
- Etiopia, Le mie radici – operatrice di TSC sul campo ad Hayk, Etiopia, in collaborazione con CIFA, sul tema della salute sessuale.
COMPETENZE PARTICOLARI
Scienziata, circense, operatrice umanitaria sul campo. Le sue diverse anime definiscono una capacità multidisciplinare, un personaggio eclettico, adattabile a diverse situazioni: dall’ambito universitario all’esibizione di piazza; dal palcoscenico ai campi profughi africani.
La forte passione per il viaggio, l’Africa e la spinta umanitaria l’hanno portata a questa nuova sfida, nella quale sta costruendo la sua strada nel difficile mondo della cooperazione internazionale e del no profit: ideare e scrivere nuovi progetti, inserire in essi le sue diverse competenze, cercando una collaborazione fra esse, nell’obbiettivo di potersi periodicamente continuare ad unire a progetti sul campo di diversa natura, sfruttando al meglio tutte le sue capacità.