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TSC in Sud Sudan

L’intervento di TSC in Sud Sudan, che si è svolto in stretta collaborazione con il dipartimento di Mental Health and Psychosocial Support di IOM, ha coinvolto parte della popolazione e degli operatori che lavorano nel campo profughi di Bentiu. L’intervento aveva il duplice obiettivo di integrare la formazione dello staff locale e di avviare attività di TSC con la popolazione finalizzate al benessere dei destinatari ed allo sviluppo di life skills.

TSC in Sud Sudan

Maggio – Luglio 2017

L’intervento di TSC in Sud Sudan si è svolto in stretta collaborazione con il dipartimento di Mental Health and Psychosocial Support (MHPSS) di IOM, nel PoC di Bentiu che, con i suoi 110.000 abitanti, risulta essere uno dei campi profughi più popolati al mondo. L’intervento ha avuto un doppio obiettivo: integrare la formazione dello staff locale e avviare attività di TSC con la popolazione finalizzate al benessere dei destinatari ed allo sviluppo di life skills.

Attività
Il progetto, è stato implementato attraverso tre differenti azioni:

  1. Analisi del contesto e mappatura delle risorse creative presenti nel PoC;
  2. individuazione dei target, progettazione dell’intervento e conduzione delle attività di TSC;
  3. progettazione, organizzazione e realizzazione dell’evento finale.

Descrizione delle attività

  1. Analisi del contesto e mappatura delle risorse creative

28 aprile – 31 maggio 2017: le operatrici hanno rilevato la presenza di molteplici attività, sia di natura artistica che di supporto per le categorie vulnerabili, già presenti all’interno del PoC, ad opera del dipartimento MHPSS di IOM a Bentiu. Tali attività vengono condotte da animatori e facilitatori scelti, secondo le loro competenze pregresse, tra i profughi che vivono nel campo e il cui insieme costituisce il Mobile Staff di IOM.

I punti di criticità rilevati sono stati principalmente la scarsa presenza di nuovi stimoli volti a far crescere i percorsi di ciascuna attività e la mancanza di interconnessioni tra i 5 settori in cui è diviso il campo.

  1. Individuazione dei target, progettazione dell’intervento e conduzione delle attività di TSC

Conclusa la fase di mappatura si è proceduto alla progettazione dell’intervento.

Gruppi target:

  • Membri del Mobile Staff del dipartimento MHPSS di IOM – supervisori di settore, facilitatori, animatori;
  • Giovani compresi tra i 15 e i 25 anni, possibilmente non ancora coinvolti nelle attività promosse dal dipartimento MHPSS di IOM.

L’intervento si è articolato secondo diversi format, opportunamente scelti in base alle caratteristiche e alle esigenze relativi alle diverse utenze.

  1. Training rivolti al Mobile Staff.
    Obiettivo: incremento di alcune delle dieci life skills indicate dall’OMS come nucleo fondamentale di abilità cognitive, emotive e relazionali, la cui padronanza consente di affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana.

Le attività hanno coinvolto un totale di 40 beneficiari.

  1. Workshop rivolto ai giovani.
    Obiettivi: costruzione del legame gruppale; divertimento e benessere; lavoro sul tema del ciclo dell’acqua – dove nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto viene trasformato – come metafora attraverso cui approntare un’analisi condivisa rispetto alla necessità di accogliere ed accettare i grandi cambiamenti di vita, anche traumatici, come occasione di crescita ed esplorazione delle proprie risorse.Rispetto alla progettazione il tempo di lavoro è stato quasi dimezzato a causa di disordini interni al campo per cui è stato condotto un ciclo ridotto di incontri e non è stato possibile introdurre e sviluppare la tematica relativa al ciclo dell’acqua. I tre incontri hanno permesso di lavorare sulla costruzione del legame gruppale e sull’acquisizione dei primi strumenti espressivi di linguaggio teatrale.2. Circus open-lab rivolto sempre ai giovani, svolto in modalità semistrutturata in open-air.
    Obiettivo: intercettare ed ingaggiare nuova utenza non ancora coinvolta nelle attività del dipartimento MHPSS di IOM.
    Un format semi-strutturato che non è rivolto ad uno specifico gruppo di persone ma, svolto in open air,  ha come fine quello di coinvolgere liberamente chiunque si senta attratto da questa tipologia di attività.
    È stato impiegato l’approccio del circo sociale che, fondato sull’uso extra-ordinario del corpo e sullo sviluppo di abilità psicomotorie, risulta particolarmente attraente per un’utenza giovane.
    Il percorso di circus open-lab avrebbe offerto un percorso fondato sull’impiego di due diverse discipline circensi: l’acrobatica e  la giocoleria giroscopica.

A causa di disordini interni al campo è stato possibile svolgere un solo incontro molto partecipato che ha richiamato una folla di circa 180 persone che hanno assistito e 10 ragazzi tra i 16 e i 20 anni hanno partecipato attivamente, sperimentando le prime figure di base sui tessuti aerei.

  1. Progettazione, organizzazione e svolgimento dell’evento finale

Gli obiettivi da raggiungere con quest’ultima azione processuale di progetto, sono stati:

  • Portare all’interno della comunità del PoC una restituzione finale del lavoro fino a quel momento compiuto
  • Rinsaldare il legame comunitario all’interno del PoC, promuovendo l’interscambio tra i 5 settori ;
  • Promuovere processi di cooperazione e collaborazione tra i membri della comunità, tra i cinque settori, tra questi e lo staff del dipartimento MHPSS di IOM;
  • Valorizzare le risorse creative interne al PoC;
  • Incrementare il senso di appartenenza alla comunità attraverso contributi specifici

Il format scelto è stato quello della Parata del Baratto, fondata sul meccanismo di scambio di dono e contro-dono artistico, operato con un sistema a staffetta tra i 5 settori del PoC.
La parata avrebbe dovuto attraversare i 5 settori del campo, ma a causa di problemi di sicurezza il percorso è stato ridimensionato, permettendo comunque la partecipazione di tutti i gruppi coinvolti nella fase di progettazione. L’evento ha coinvolto un centinaio di persone nella realizzazione ed ha visto la partecipazione di circa un migliaio di beneficiari.

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