Nessun uomo è un’isola, in sé completa: ognuno è un pezzo di un continente, una parte del tutto.
John Donne
Cari amici,
anche SCT Centre come tutte le realtà che si occupano di cultura e sociale ha dovuto già da settimane sospendere le sue attività artistiche e culturali con i gruppi e le comunità: niente laboratori, spettacoli, eventi, incontri…
Stiamo come tutti gestendo l’incredibile, ma non siamo del tutto impreparati.
Il nuovo scenario di vita creato dal Covid 19 sfida la nostra immaginazione, fa appello al senso di cura di sé e dell’altro, ingaggia la nostra resilienza emotiva e la creatività nel trovare soluzioni ad aspetti della vita personale, professionale, collettiva. Ci chiede, cioè, di fare ciò che sappiamo fare. Chi si occupa in modo autentico di arte sociale e welfare culturale sa usare l’immaginazione, avere cura, governare le emozioni, gestire in modo creativo il problem solving, comunicare per fare comunità, creare bellezza per nutrire. Oggi dobbiamo farlo più intensamente. Non è questa la parte difficile.
Difficile è stare senza il contatto diretto con le persone con cui insieme abbiamo fatto e faremo ancora teatro e comunità. Volti, nomi, sguardi, culture, intelligenze, sensibilità. Ne sentiamo la nostalgia, ed è la nostalgia di ciò che è autenticamente umano: questa comunione di spiriti creativi che genera salute, giustizia e bellezza.
Questa situazione va al di là della nostra immaginazione. Chi non si sente disorientato? Chi non trova surreale questa Storia di cui improvvisamente sentiamo la S maiuscola irrompere nelle nostre vite quotidiane? Ma questa condizione di isolamento è anche un’opportunità per riflettere su qual è il mondo che vogliamo davvero e come scegliamo di costruirlo con gli altri. Ciascuno con il suo potere. Oggi e domani.
Questa situazione ‘incredibile’ è un’opportunità personale e collettiva per fare silenzio, per fermarsi, per ascoltare, per liberarci, per ritrovarsi, per imparare.
In SCT Centre abbiamo deciso di usare un po’ di questo tempo di lontananza gli uni dagli altri per nutrirci tra noi con pensieri, letture, immagini. Sono frammenti di resilienza creativa, sfumature diverse come diverso è ciascuno di noi. È un’idea nata all’inizio per tenerci collegati ora che non possiamo fare più riunioni o workshop o spettacoli live e ci tocca incontrarci solo nella distanza del virtuale (lo smart work …com’è poco smart questo lavoro in assenza dell’altro!). Da oggi abbiamo pensato di condividerla con voi. Seguiteci via FB. Se volete, mandateci le vostre scrivendo a: sctcentre@socialcommunitytheatre.com
Buona lettura
Alessandra Rossi Ghiglione