“Ho affrontato molti problemi nel corso della mia vita, ma ora ho un lavoro, e molte persone che mi stanno vicino: oltre ai miei connazionali, ora ci sono le persone di Fa bene. E grazie a tutti i volti che ho incontrato, sono riuscito a diventare una persona attiva e determinata”.
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Tutti gli sguardi sono rivolti in su, a guardare uno di quei vecchi ballatoi delle case di ringhiera che popolano Barriera di Milano. Appoggiati al balcone stanno tre ragazzi vestiti di rosso, con delle pettorine su cui appare la scritta “Fa bene.”. Danno voce alle testimonianze di alcuni dei partecipanti al Progetto Fa bene., che ha raccolto oltre 110 tonnellate di cibo invenduto in diversi mercati di Torino e ha aiutato 200 nuclei familiari a reinserirsi nella comunità. Come? Consegnando loro i prodotti alimentari freschi donati dagli addetti ai banchi del mercato o dai clienti e chiedendo in cambio di prestare alcune ore del loro tempo per attività di volontariato nel quartiere.
Sono uomini e donne, individui e famiglie che hanno imparato un nuovo modo di fare comunità. I loro racconti sono stati raccolti tramite una serie di interviste, che i partecipanti del laboratorio di Teatro Sociale e di Comunità™ Fa bene Barriera live hanno reso vivi per restituirli alla comunità del quartiere, dando loro un corpo, una voce e uno spazio. Il laboratorio è stato condotto da Lorena la Rocca, operatrice di TSC™ per SCT Centre, che è riuscita a ideare e realizzare una performance itinerante di TSC che si è snodata tra Via Baltea e Corso Palermo, si è insinuata tra i banchi del mercato di Piazza Foroni, si è intrufolata nei cortili interni dei condomini per poi concludersi con un pranzo di comunità presso i Bagni Pubblici di Via Agliè.
“Alla fine mi sono rialzata, ho trovato un lavoro, ho ridimensionato i miei problemi. Aiutando gli altri, ho aiutato anche me stessa. Mi sono sentita utile”…recita una delle ragazze del ballatoio. “Quella sono io”, sento dire alle mie spalle. C’è una ragazza che sorride, appoggiata al carretto di Fa Bene. Annuisce nell’ascoltare le parole che sono le sue, ma che hanno cambiato timbro per diventare quelle dei partecipanti al laboratorio Fa bene Barriera live. Non smette di sorridere quando incontra il mio sguardo e mi restituisce un’occhiata complice e fiera.