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Volti, voci, spazi: inizano le interviste teatrali ad opera della Scuola di TSC di base

- Intervistatore: ti ricordi la prima volta che sei venuto qui? Cosa hai pensato?
– Intervistato: c’è tantissimo da fare.

I partecipanti al laboratorio di Teatro Sociale e di Comunità di base  hanno cominciato a raccogliere le interviste teatrali tra i gestori, lo staff e i frequentatori abituali del Barrito, la Casa del quartiere di Nizza Millefonti a due passi dagli Ospedali Molinette e Sant’Anna a Torino. Le interviste costituiscono il bacino di storie di comunità che saranno rielaborate in modo drammaturgico e costituiranno la partitura dello spettacolo e della parata di TSC che attraverserà il quartiere domenica 3 giugno 2018.

Non si scrive un testo prima di aver lavorato con un gruppo/comunità, ma solo dopo o durante. I temi di cui si parla, i modi in cui se ne parla, sono quelli di quel particolare gruppo […]. Nel TSC la narrazione teatrale si rivela feconda quando si lavora con gruppi anche numerosi che hanno come priorità l’identità dei luoghi/terrirori a cui appartengono e il legame tra passato-presente-futuro. Modalità particolarmente utile con le comunità, poichè consente di lavorare in maniera efficace con diversi abitanti e di dar valore a tutti quegli elementi che fanno la ricchezza di una comunità o di un territorio. Compito del drammaturgo di TSC è di facilitare tutti i partecipanti e la comunità di spettatori a vedere e riconoscere questa pluralità di identità attraverso il racconto di ciascuna. (Alessandra Rossi Ghiglione, Teatro Sociale e di Comunità, p. 20)

Il lavoro drammaturgico con la narrazione teatrale richiede tre fasi:
1. la ricerca delle storie (storie che hanno un valore insieme particolare e universale);
2. l’elaborazione delle stesse in rapporto a ciò che si intende comunicare con lo spettacolo e alle risorse espressive dei partecipanti/attori;
3. la costruzione di una scrittura scenica che coniughi momenti di racconto puro con dialoghi e azioni fisiche.

facce da barrito1

- Intervistatore: …5 brani che  raccontano questo posto, che fanno sentire l’atmosfera, l’energia o le vostre sensazioni…
– Intervistato 1: Allora…Black hole sun dei Soundgarden.
– Intervistato 2: Blitzkrieg Bop dei Ramones.
– Intervistato 1: …beh se parli dei Ramones, io continuo con il pezzo che secondo me è il più bel pezzo di tutta la storia della musica, che è I dont’ care dei Ramones.
– Intervistato 2: Dobbiamo cambiare, poi, ad un certo punto…(ride)
– Intervistato 1: Allora…che descrivano questo posto…. con un pezzo o con un altro sicuramente Tom Waits.
– Intervistato 2:  I don’t wanna grow up.
– Intervistato 1: sì, quello, oppure The heart of saturday night.
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Intervistato 2: Sì, vero, c’è un po’ di rumori di bicchieri di vino…
– Intervistato 1: …e poi come parlo io alla fine della serata.