Co-Health è un progetto biennale di ricerc/azione in ambito sanitario con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Il progetto ha l’obiettivo di progettare, sperimentare e valutare un protocollo di formazione e intervento trasferibile rivolto a medici e infermieri per potenziarne le soft skills.
Co-Health
Ottobre 2013 – Novembre 2015
Co-Health è un progetto biennale di ricerca-azione in ambito sanitario con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Il progetto ha l’obiettivo di progettare, sperimentare e valutare un protocollo di formazione e intervento trasferibile rivolto a medici e infermieri per potenziarne le soft skills e in particolare le capacità di:
- gestione della relazione con il paziente
- gestione della relazione con i parenti
- comunicazione del percorso di cura
- svolgere un efficace lavoro di équipe
Il raggiungimento di tali competenze si colloca nella complessiva finalità di aumentare il livello di qualità della formazione del personale sanitario e migliorare la qualità e l’efficacia della relazione di cura con il paziente.
Il presupposto dal quale ci si muove è che le soft skills sono centrali per un buon esito del percorso di cura del paziente. Il progetto Co-Health intende utilizzare tecniche innovative della metodologia di Teatro Sociale e di Comunità per potenziare le soft skills degli operatori.
Enti promotori e partner. Ente promotore del progetto è il Social and Community Theatre Centre, Dipartimento di Studi Umanistici, in partnership con Corso di Laurea in Infermieristica (Torino e Cuneo), il Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, Dipartimento di Culture, Politica e Società, Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e Corso di Laurea in Ostetricia dell’Università di Torino, Fondazione Medicina a Misura di Donna, SIPNEI – Società Italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia.
Collabora alla realizzazione DoRS – Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute.
Destinatari. Il percorso di ricerca si articola lungo due anni di attività e ha come target:
- 2 gruppi interprofessionali di studenti di infermieristica e medicina
- 1 gruppo interprofessionale di professionisti sanitari operanti sul territorio ed eventualmente afferenti alla stessa unità operativa
Ciascun gruppo è sottoposto a un percorso formativo di tipo laboratoriale di rispettivamente 50 ore e 30 ore.
Sono destinatari indiretti del percorso i pazienti e i parenti dei pazienti a diretto contatto con gli operatori sanitari formati o con gli studenti in tirocinio.
Al termine del percorso di ricerca, i risultati verranno presentati in un convegno internazionale.
Valutazione. La valutazione si sviluppa attraverso un processo valutativo quantitativo-qualitativo e tiene conto per la prima volta anche delle prestazione sul campo del gruppo analizzato.
Per ciascun gruppo di studio sono previsti:
- 1 pre-test valutativo rivolto a ciascun partecipante
- valutazione scientifica dell’efficacia della formazione secondo gli strumenti del: post-test, simulazione e osservazione sul campo
La valutazione dell’efficacia del protocollo è demandata a un’équipe indipendente da quella responsabile della formazione in modo da garantire un’oggettività di analisi e di valutazione dell’efficacia del protocollo.
Interdisciplinarietà. La ricerca si avvarrà inoltre di un confronto con gli ambiti disciplinari dell’antropologia e delle neuroscienze nell’ottica di implementare la progettazione dell’intervento, integrare la lettura dei processi e dei risultati e di fornire ulteriore elementi di valutazione per la definizione del protocollo.
Il taglio multidisciplinare della ricerca ne costituisce il punto di forza e di originalità. A risultati ottenuti, rappresenterebbe un’eccellenza a livello europeo, quale primo percorso di ricerca nell’ambito.
Comitato Scientifico ed équipe di progetto. Il Comitato Scientifico è costituito dai referenti universitari dei Dipartimenti coinvolti, da un esperto di neuroscienze, da rappresentanti delle istituzioni sanitarie e delle fondazioni coinvolte, dal P.I. (Principal Investigator) Alessandro Pontremoli e da Alessandra Rossi Ghiglione, P.M. (Project Manager) e ideatrice del progetto.
L’équipe di progetto si avvale di ricercatori universitari, esperti di performing arts e teatro, osservatori, esperti di comunicazione, organizzazione e management.
Bien-êTre. Benessere, Teatro e Resilienza http://www.dors.it/page.php?idarticolo=2781
E’ inoltre disponibile l’articolo di approfondimento: “Corpi che curano – Il teatro nella formazione dei professionisti sanitari”, a cura di Pietro Altini, Raffaela Nicotera e Valerio Dimonte del Corso di Infermieristica dell’Università di Torino.