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La crisi climatica va in scena con “CABARET ARTICO – Giochiamoci il Clima”

Attori e attrice in scena salutano il pubblico

Il 6 Dicembre debutterà alle Fonderie Limone Cabaret Artico Giochiamoci il Clima. Una performance interattiva per un futuro sostenibile. Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è già sold out e registra una lunga coda di persone in lista d’attesa. 

Mancano solo 7 giorni al debutto italiano di “Cabaret Artico – Giochiamoci il Clima”, il 6 dicembre alle Fonderie Limone di Moncalieri e lo spettacolo ha già registrato il sold out. Nato nell’ambito di Green Ethics, Green Experience through Theatre Inspiring Communities, progetto europeo che promuove la consapevolezza ambientale attraverso il teatro, “Cabaret Artico” è la prima di una serie di performance che stanno animando le 10 diverse città europee coinvolte nel progetto con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere le comunità europea sul tema del cambiamento climatico attraverso il potere delle arti performative.

Attrice vestita da cabaret canta con alle spalle una piccola orchestra jazz e un attore in primo piano presenta una torta fintaLo spettacolo in programma alle Fonderie Limone offre un format inedito, ispirato al Format del Gioco dell’oca,  in cui il teatro si fonde con la dinamica del gioco. Due attori, tre musicisti, una cantante, “45 abitanti” e 25 caselle creano un percorso interattivo che guiderà gli spettatori alla scoperta di informazioni, buone pratiche e modelli virtuosi ispirati al Green Deal Europeo. La partecipazione è l’anima di “Cabaret Artico”: Il coinvolgimento del pubblico, infatti, ha preso il via già a novembre con tre workshop che invitavano i cittadini a partecipare attivamente alla creazione di alcune scene dello spettacolo. I workshop, articolati in 5 appuntamenti ciascuno, culmineranno infatti nella creazione collettiva di tre scene dello spettacolo in programma il 6 dicembre alle Fonderie Limone.

attori vestiti da ciclisti urbani mentre fingono di pedalare

 

Come nasce Cabaret Artico – Giochiamoci il Clima

risponde Alessandra Rossi Ghiglione – regista dello spettacolo

Quali sono i temi affrontati da “Cabaret Artico”? 

Il tema centrale è la crisi climatica, spiegata in modo chiaro e accessibile. Lo spettacolo fornisce informazioni su cos’è la crisi climatica, come si manifesta e, soprattutto, cosa possiamo fare per contrastarla. Si parla di azioni individuali, di iniziative cittadine, di politiche nazionali e internazionali.

Un punto importante sottolineato dallo spettacolo è che la crisi climatica avrà un impatto più grave su alcune fasce di popolazione, quelle già svantaggiate. Si parla quindi di disuguaglianze e giustizia sociale, perché chi è già in difficoltà avrà maggiori problemi a causa del cambiamento climatico.

Cabaret Artico” ci ricorda però che possiamo agire, sia individualmente che collettivamente. Ci sono azioni che hanno un impatto maggiore, come ridurre il consumo di carne proveniente da allevamenti intensivi o preferire il treno all’aereo quando possibile. Ma la responsabilità non è solo dei singoli: anche chi prende decisioni politiche ed economiche ha un ruolo fondamentale. Lo spettacolo invita quindi all’attivismo civico, a far sentire la propria voce come cittadini, come hanno fatto i giovani con i Fridays for Future.

Cabaret Artico” affronta il tema del nostro rapporto con l’ambiente nel suo complesso. Non si limita a parlare di crisi climatica, ma invita a riflettere su come ci prendiamo cura del pianeta e di tutti i suoi abitanti, umani e non umani. Il messaggio di fondo è chiaro: il cambiamento climatico non è un problema del pianeta il pianeta sopravviverà sicuramente al cambiamento climatico esisterà milioni di anni il problema è di chi lo abita gli umani e i non umani.

La grande informazione di base è che il 99% degli scienziati, condividono  che questa accelerazione è responsabilità umana e che quindi possiamo fare qualcosa per mitigare i suoi effetti. E non è solo una questione ambientale, ma anche di giustizia sociale e di futuro per le prossime generazioni.

Attore in scena con pelliccia e canna da pesca in mano vicno ad un orso biancoPerché il nome “Cabaret Artico”? 

Abbiamo scelto questo titolo per diverse ragioni. Innanzitutto, volevamo affrontare il tema della crisi climatica, un tema che spesso spaventa e che tendiamo a ignorare. Abbiamo però scelto di farlo in modo coinvolgente e accattivante, attraverso un format ispirato al cabaret degli anni ’30 e ’70, con momenti leggeri, divertenti e musicali. L’idea è che si possa parlare di temi importanti anche con un sorriso, provando piacere nell’informarsi e appassionandosi alle storie di chi sta lottando per un futuro migliore.

Lo spettacolo, proprio come un cabaret, offre una varietà di scene, linguaggi e emozioni (danza, musica, teatro). Si ride, ci si commuove, si riflette.

L’ambientazione artica è stata scelta perché l’Artico è il luogo simbolo del cambiamento climatico, dove i suoi effetti sono più evidenti. Ghiacci che si sciolgono, orsi polari in difficoltà: immagini che conosciamo tutti e che ci ricordano la fragilità del nostro pianeta.

In scena, tre musicisti (un pianista, un batterista e un clarinettista), una cantante-attrice e due attori danno vita a questo “Cabaret Artico“, un gioco interattivo che invita il pubblico a prendere consapevolezza e a imparare cose nuove sulla crisi climatica.

La scenografia, con le 24 caselle del gioco trasformate in finestre che si aprono su un mondo artico, contribuisce a creare un’atmosfera vivace e sorprendente. E poi c’è lui, l’orso polare, interpretato a turno da due attori, a ricordarci che il cambiamento climatico riguarda tutti gli esseri viventi.

“Cabaret Artico” è nato dall’incontro di artisti europei che hanno condiviso idee, informazioni e spunti creativi. Un progetto internazionale che unisce l’impegno ambientale alla forza del teatro.

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