L’etimologia della parola “salute” ci riporta ai concetti di salvezza e incolumità, individuale e collettiva. Fin dall’inizio della sua storia, il teatro è per SCT -come era nell’antica Grecia- pratica di cura e di promozione della salute. Il teatro arriva dentro agli ospedali, nelle case di cura, tra pazienti, curanti e caregiver – in situazioni estreme come nel fine vita o in quelle croniche – o nei luoghi della vita (scuole, luoghi di lavoro, piazze), là dove si può promuovere il benessere presente e futuro di adolescenti, giovani, donne, adulti. Con i professionisti della sanità, alla ricerca di pratiche innovative per entrare in relazione con i pazienti e per stare bene come curanti, SCT Centre costruisce da subito collaborazioni di lunga durata come con i corsi di laurea di Infermieristica e Medicina e con DoRS- Il Centro di Promozione della Salute della Regione Piemonte.
Dopo i primi due progetti cardine Lo splendore dell’età (2004-2012) e Sotto il segno del Cancro (2006-2009), che fin dagli inizi caratterizzano la storia del Centro e del teatro sociale italiano, sono numerosi i lavori che in questi vent’anni hanno affrontato tematiche legate alla salute: si va dal Postale della salute ad Art and Healthcare, il primo progetto europeo del Programma Grundtvig EU vinto da SCT; da Co-Health ad Albergo della Luce e Sopra 60 – La vita che dura, fino ai più recenti Progetto Caring – con lo spettacolo Arte Bella, Carestories, TO BE – Benessere presente/futuro e l’innovativo SPES – Sostenere e Prevenire Esperienze di Suicidalità degli Adolescenti in alleanza con gli Insegnanti.
Ci occupiamo di progettazione, ricerca e valutazione, sviluppando eventi e laboratori di arti performative che promuovono la partecipazione culturale e sociale attraverso la metodologia di Teatro Sociale e di Comunità.
SEDE LEGALE
c/o Teatro Popolare Europe Ets
via Senta, 2
10080 Alpette (To)
SEDE OPERATIVA
c/o Spazio BAC
via Cottolengo, 24 bis
10152 Torino
Vuoi sapere di più sui prossimi progetti ed eventi? Iscriviti alla nostra newsletter.
Il sito è stato finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Progetto NGEU – Next Generation EU attraverso i fondi destinati al PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e gestito dal Ministero della Cultura.